martedì 20 settembre 2011

UNICEF E ASS.NE PEDIATRI SU ALLATTAMENTO E SONNO NEI BAMBINI


“Strategia globale per l’alimentazione dei neonati e dei bambini” OMS/UNICEF[2] punti 10 e 11 si afferma che:
10. L’allattamento al seno è un metodo senza pari per fornire ai bambini un nutrimento ideale per crescere e svilupparsi in salute; è inoltre parte integrante del processo riproduttivo, con notevoli implicazioni per la salute della madre. Come raccomandazione sanitaria generale, per avere le migliori possibilità di crescere e svilupparsi in maniera regolare, nei primi sei mesi di vita i neonati dovrebbero essere nutriti esclusivamente con latte materno. In seguito, per soddisfare il crescente fabbisogno nutrizionale, la dieta va integrata con cibi complementari idonei e sicuri, proseguendo l’allattamentofino all’età di due anni o oltre. Tranne che in presenza di alcune patologie, l’allattamento esclusivo al seno è sempre possibile, e l’allattamento senza restrizioni stimola la produzione di latte in misura più che sufficiente.
11. Per quanto si tratti di un atto naturale, l’allattamento è anche un comportamento appreso. In pratica tutte le donne possono allattare, purché abbiano le informazioni necessarie e siano sostenute dalla famiglia, dalla comunità e dal sistema sanitario. Dovrebbero inoltre avere la possibilità di potersi rivolgere a persone preparate – come
operatori sanitari qualificati, “consulenti laici”, peer counsellor (consulenti alla pari) e consulenti professionali in allattamento – che contribuiscano a rafforzare la fiducia della madre, a migliorare i metodi di allattamento e a prevenire o risolvere eventuali problemi.

In materia di sonno infantile invece è fisiologico che i bambini abbiano risvegli notturni fino a circa il terzo anno di vita per una ragione neurobiologica di architettura e di sviluppo delle loro cellule nervose e l’allattamento al seno associato al sonno condiviso promuove il legame/madre bambino. Le pediatre italiana Moschetti e Tortorella ella Associazione Culturale Pediatri italiana (ACP) hanno scritto molti articoli su questo tema. Ecco in breve quanto affermano circa l’associazione tra allattamento al seno e sonno infantile:
un posto a parte va riservato all’allattamento al seno che presso le nostra cultura è troppo precocemente abbandonato a favore del latte in formula o vaccino. Tale pratica, che secondo le indicazioni OMS va promossa fino al secondo anno di vita, non solo ha effetti positivi sulla salute del neonato e della madre ma,attraverso lo stimolo ossitocinico costante nel tempo, promuove il legame madre bambino. Pratiche prossimali, come il cosleeping, dimostratamente si associano al successo dell’allattamento al seno in una relazione causale non chiarita. Non è difficile ipotizzare però che le due pratiche prossimali, entrambe sotto il governo dell’azione dell’OT, in un’azione concertata e simultanea interagiscano potenziandosi vicendevolmente”[3].
Il pianto è sempre associato ad una produzione di cortisolo un ormone dello stress che se secreto in maniera protratta può avere rappresentare un rischio per lo sviluppo psiconeurofisiologico dei bambini. Esistono numerose associazioni mondiali che si occupano di salute infantile che hanno prodotto documenti ufficiali per mettere in guardia dal far piangere i bambini applicando metodi come quello esposto nel libro che la mamma cita in trasmissione. L’Associazione Australiana per la Salute Mentale Infantile (AAIMHI) afferma che[4]: 
-Il pianto dei bambini è sempre un’indicazione di stress o di disagio emotivo. Non rispondere al pianto dei bambini (ovvero evitare di confortarli) insegna ai bambini a non cercare un conforto emotivo quando sono in una situazione di disagio. Questo vuol dire che perdono fiducia nelle figure parentali e nella relazione che si instaura con loro.
-Intorno ai sei mesi di vita i bambini sperimentano l’ansia da separazione. Questo vuol dire che devono elaborare il concetto che se la madre (o altra figura parentale di riferimento) si allontana poi ritornerà e loro non verranno lasciati soli. Questo processo di elaborazione può durare diversi mesi, ma è essenziale per il loro equilibrio anche in età adulta.
-I bambini normalmente hanno bisogno dei genitori per essere confortati di notte fin circa ai tre/quattro anni (alcuni prima, altri dopo, dipenderà dal bambino) e questo non può essere etichettato come disturbo del sonno.
-I bambini svilupperanno un attaccamento più sicuro quanto più la loro richiesta di conforto e rassicurazione verrà soddisfatta dai genitori, sia di giorno che di notte.
-Per un genitore sentire il proprio figlio che piange in maniera incontrollata e non intervenire per calmarlo e rassicurarlo è una grossa fonte di stress.

domenica 18 settembre 2011

I 10 PASSI UNICEF-OMS PER IL SUCCESSO DELL'ALLATTAMENTO AL SENO

L'UNICEF e l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno redatto un decalogo di misure che ogni struttura sanitaria deve rispettare per poter essere riconosciuta "Ospedale amico dei bambini", per quanto riguarda le basi per il successo dell'allattamento al seno, ecco i dieci passi: 
1- DEFINIRE UN PROTOCOLLO SCRITTO PER L'ALLATTAMENTO AL SENO DA FAR CONOSCERE A TUTTO IL PERSONALE SANITARIO
2- PREPARARE TUTTO IL PERSONALE SANITARIO PER ATTUARE COMPIUTAMENTE TALE PROTOCOLLO
3- INFORMARE TUTTE LE DONNE IN GRAVIDANZA DEI VANTAGGI E DEI METODI DI REALIZZAZIONE DELL'ALLATTAMENTO AL SENO
4- AIUTARE LE MADRI AFFINCHE' COMINCINO AD ATTACCARE AL SENO IL BAMBINO GIA' ENTRO MEZZ'ORA DAL PARTO
5- MOSTRARE ALLE MADRI COME ALLATTARE E COME MANTENERE LA SECREZIONE LATTEA ANCHE NEL CASO IN CUI VENGANO SEPARATE DAI NEONATI
6- NON SOMMINISTRARE AI NEONATI ALIMENTI O LIQUIDI DIVERSI DAL LATTE MATERNO, TRANNE CHE SU PRECISA PRESCRIZIONE MEDICA
7- SISTEMARE IL NEONATO NELLA STESSA STANZA DELLA MADRE (ROOMING-IN) IN MODO CHE TRASCORRANO INSIEME 24 ORE SU 24 DURANTE LA PERMANENZA IN OSPEDALE
8- INCORAGGIARE L'ALLATTAMENTO AL SENO A RICHIESTA TUTTE LE VOLTE CHE IL NEONATO SOLLECITA NUTRIMENTO
9- NON DARE TETTARELLE O SUCCHIOTTI ARTIFICIALI AI NEONATI DURANTE IL PERIODO DELL'ALLATTAMENTO
10- FAVORIRE LA CREAZIONE DI GRUPPI DI SOSTEGNO ALLA PRATICA DELL'ALLATTAMENTO AL SENO, IN MODO CHE LE MADRI VI SI POSSANO RIVOLGERE DOPO ESSER STATE DIMESSE DALL'OSPEDALE 

CHI SIAMO:
AMICHE, MAMME CHE HANNO VISSUTO LE BELLISSIME ESPERIENZE DI POTER ALLATTARE AL SENO I PROPRI BIMBI...MAMME CHE, MEMORI DELLE EMOZIONI DI QUEL PERIODO INIZIALE COL NEONATO, MOMENTO MAGICO MA ANCHE RICCO DI DUBBI, HANNO FONDATO IL GRUPPO DI AUTO AIUTO "allattiAMOlo!", CON CUI VORREBBERO POTER DARE SOSTEGNO ALLE NEO MAMME CHE DESIDERANO ALLATTARE AL SENO IL PROPRIO CUCCIOLO
AMICHE, MAMME CHE HANNO VISSUTO E STANNO RIVIVENDO LE BELLISSIME ESPERIENZE DI POTER ALLATTARE AL SENO I PROPRI BIMBI...
A VOLTE I DUBBI CHE UNA MAMMA PROVA VENGONO DA COME LEI STESSA VEDE IL PROPRIO BIMBO, ALTRE VOLTE DA PRESSIONI O PREGIUDIZI ESTERNI, E' PER QUESTO MOTIVO CHE RITENIAMO SIA MOLTO UTILE IL CONFRONTO CON PERSONE "AL LORO PARI", CIOE' ALTRE MAMME, CHE STIANO VIVENDO LA STESSA ESPERIENZA.
NON DIMENTICHIAMO INOLTRE LA GRANDE RISORSA CHE PUò ESSERE UN GRUPPO DI PERSONE IN CUI CI SI POSSA RISPECCHIARE: AL DI Là DI PROBLEMI LEGATI ALL'ALLATTAMENTO, INFATTI, ANCHE LA COPPIA "MAMMA-BAMBINO" CHE FORTUNATAMENTE STA SPERIMENTANDO UN PERCORSO SERENO DI ALLATTAMENTO AL SENO POTREBBE TRARRE GIOVAMENTO DALLA CONDIVISIONE DI ESPERIENZE, MOMENTI, "GIOIE E DOLORI" DI ALTRE "MAMME-BIMBI".
ALTRA GRANDE MOTIVAZIONE DEL GRUPPO "allattiAMOlo!", E' QUELLA DI DARE ALLE MAMME DI BIMBI PICCOLI UNO SPAZIO, UN MOMENTO TUTTO LORO, IN CUI USCIRE DI CASA, DISTRARSI, POTER PARLARE O SEMPLICEMENTE ASCOLTARE, MA POTER COMUNQUE EVITARE LA SOLITUDINE CHE TANTE VOLTE, SOPRATTUTTO CON L'ARRIVO DELL'INVERNO, POTREBBERO PROVARE NEL LORO NUOVO RUOLO DI ACCUDIMENTO DEL PICCOLO.

CI TROVIAMO IL PRIMO E TERZO VENERDì DI OGNI MESE DALLE 15.30 ALLE 18 CIRCA PRESSO IL CENTRO PER LE FAMIGLIE ELEFANTE BLU - VIA DEL GUERCINO 16 - FERRARA (NON E' NECESSARIA LA PRENOTAZIONE, ENTRATA LIBERA)
PER INFORMAZIONI CHIAMARE ELENA 339/7502880