PIANO DEL PARTO

Piano di parto
Tratto da
“Organizzare e condurre un corso di preparazione al parto”,
autrice Piera Maghella, ed. RED
“… è una proposta rivolta alla struttura ospedaliera contenente esigenze e aspettative per il parto e i
giorni seguenti di degenza.
È utile prepararlo in coppia, discutendolo poi con le altre coppie negli ultimi incontri del corso,
dopo aver acquisito ulteriori informazioni, essersi chiariti ogni dubbio, aver visitato alcune sale
parto, aver ascoltato altre esperienze… Dopo averlo steso in duplice copia (una da trattenere e una
da consegnare), può essere recapitato all’ospedale in cui si è deciso di partorire e dove si è discusso
con l’ostetrica che assisterà alla nascita”
(oppure metterlo nella cartella insieme agli altri documenti ed esami che si presentano in
accettazione).
“È utile inviare le proprie richieste al primario, al direttore sanitario, alla capo-ostetrica, tanto più se
sono condivise e sottoscritte da un gruppo di donne e di coppie.”
Fac Simile ‘mappa del parto’:
Al primario dott. …
p.c.
al dottor …o all’ostetrica …
(che mi ha seguito durante la gravidanza)
alle ostetriche del reparto
La mia data presunta di parto è … e abbiamo scelto di partorire presso il vostro ospedale.
Sicuramente comprenderete l’importanza che ha per me e la mia famiglia questo evento.
Durante il periodo della gravidanza abbiamo maturato alcune richieste.
Queste sono per noi molto importanti, per poter vivere serenamente e consapevolmente la nascita
del nostro bambino.
Siamo consapevoli del fatto che qualora si presentasse una reale necessità di intervenire non
esiteremmo a seguire le indicazioni mediche.
- Vorrei avere la tal persona (compagno e/o amica) vicina per tutto il tempo e poter conservare la
mia intimità.
- Desidererei non avere la rasatura del pube e il clistere.
- Vorrei potermi muovere liberamente durante il travaglio e rispettare i tempi del travaglio.
- Durante il parto vorrei assumere le posizioni che ritengo più comode e spingere come mi sento.
- Vorrei non fosse praticata di routine l’episiotomia.
- Desidererei accogliere il mio bambino prima che gli venga tagliato il cordone ombelicale.
- Desidererei allattare mio figlio entro le sue prime ore di vita.
- Il padre desidera accompagnare il figlio per i controlli (bagnetto, eccetera).
- Desidero che mio figlio venga alimentato soltanto con il mio colostro e con il mio latte, e che
non gli vengano dati altri alimenti.
- Desidero avere il bambino sempre con me (Rooming in).
- …
- …
Fiduciosi dell’accoglienza di queste richieste, ringraziamo tutto il personale che ci seguirà in questo
evento così importante per noi.
Firma
SI CONSIGLIA DI VALUTARE INOLTRE:
- vorrei che il tempo del tracciato fosse limitato al minimo indispensabile e il controllo fosse fatto
con strumenti che mi consentano il movimento
- vorrei assumere le posizioni che sento più comode anche nella fase espulsiva
- vorrei che, se proprio si rende necessaria l'episiotomia, mi sia comunque chiesto il consenso
prima di praticarla
- vorrei che il cordone ombelicale non fosse tagliato prima che smetta di pulsare.
- vorrei allattare mio figlio entro LA SUA PRIMA ORA di vita"
- vorrei che al mio bambino non venissero somministrate bevande o soluzioni glucosate
- desidero che per qualsiasi somministrazione di sostanze a me o al bambino mi venga chiesto il
permesso e ottenuto il mio consenso
- desidero che il bambino rimanga con me, dopo il parto, fino al momento della visita pediatrica e
poi mi sia riportato subito dopo, a meno che non sia io a richiedere diversamente
- se dovessi avere fame vorrei poter mangiare e bere durante la prima fase del travaglio
. (E' tuttora
uso comune mantenere la partoriente totalmente a digiuno e sconsigliarle persino di bere per tutta la
durata del travaglio. Questo, sostanzialmente, per evitare nausea e vomito e per essere “preparati” in
caso si dovesse all’improvviso correre in sala operatoria per un cesareo. Ma se il parto procede
senza intoppi non c’è motivo di prevedere l’intervento chirurgico e se il travaglio è molto lungo
meglio poter bere piccole quantità di acqua o di liquidi contenenti sali minerali poco a poco durante
il travaglio e avere a disposizione leggeri snack, per esempio barrette energetiche, miele, frutta
secca, per non perdere le forze, senza appesantire lo stomaco)

1 commento:

  1. "Vorrei condividere la mia esperienza. Anche io come tanti altri genitori avevo perso la speranza. Però, c'è un detto: - la speranza muore per ultima. Un giorno mi sono imbattuta su un sito della clinica Ucraina del prof Feskov situata nella città di Kharkiv. Ho deciso di tentare. Rivolgendomi alla stessa sono rimasta soddisfatta dei trattamenti eseguiti (FIVET + genomica umana), personale eccellente, grazie a loro oggi tra le mie braccia coccolo il mio piccolo diamantino di nome Michele. ❤️"

    RispondiElimina